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Turchia: Istanbul e Capadocia

Una settimana tra Istanbul e la Cappadocia: luoghi magnifici da visitare almeno una volta nella vita.


Il nostro tour è di 4 giorni e mezzo in Cappadocia e 3 a Istanbul. Siccome voli diretti non c'erano, quale occasione migliore per rivedere anche l'antica Costantinopoli!


Istanbul

Sultanahmet, Moschea Blu, Aya Sofya, Basilica Cisterna, TopKapi, Grand Bazar, Sahaflar Carsisi Bazar, Bazar delle Spezie, Moschea di Solimano, Ponte e Torre di Galata, Istiklal Caddesi

Istanbul è una città magica. Ogni via racconta storie di culture diverse intrecciate nei secoli. Iniziamo con la parte storica del Sultanahmet: iniziamo con l'ippodromo davanti alla Moschea Blu che oggi appare come una grande piazza ornata da un antico obelisco. La Moschea Blu deve il suo nome alle piastrelle e le pareti blu che la decorano, purtroppo sono in corso le ristrutturazioni e all'interno non si vede quasi nulla. Di fronte c'è la moschea di Aya Sofya con i suoi candelabri giganteschi e i suoi medaglioni scuri scritti in oro; essendo stata una basilica si possono notare ancora diversi elementi cristiani in questa commistura unica. All'esterno invece le tombe dei principi e sultani. Una volta era possibile salire al piano superiore per vedere i candelabri dall'alto e si doveva osservare maggiormente il silenzio, questa volta era invasa dai turisti. Sia la Moschea Blu che Aya Sofya sono gratuite, ci si deve togliere le scarpe all'interno e le donne devono mettersi il velo (che si può acquistare per 0,50€ a Aya Sofya) o un cappuccio. All'interno di tutte le moschee ci sono aree con il corano e libricini che spiegano l'islam in tutte le lingue, un modo per incentivare tutti a documentarsi maggiormente sulla religione.

Per godervi veramente una moschea vi suggeriamo la Moschea di Solimano, con vista sul Bosforo e le sgargianti tombe di Solimano il Magnifico, colui che porto l'Impero Ottomano al massimo splendore.

Davanti Aya Sofya c'è la famosa Basilica Cisterna chiusa anch'essa per lavori; mentre dietro Aya Sofya, si trova la stradina Soğuk Çeşme Sk. con le case dalle facciate in legno tipiche della vecchia Istanbul. Qui sono infiocchetate per i turisti, mentre è possibile vedere quelle più realistiche nel quartire di Faith. A pochi passi c'è l'ingresso del Topkapi, il Palazzo Reale in cui si possono ammirare le stanze coloratissime dell'harem (la zona privata riservata alla famiglia, gestita dal capo degli eunuchi e la prima moglie), i chiostri affacciati sul Bosforo, la sala del Consiglio, dove il Sultano riceveva gli ospiti, le cucine e molto altro. Bisogna considerare almeno 2 ore per vedersi bene tutti gli ambienti del Palazzo reale e 30 minuti per prendere i biglietti alle casse; utili le audioguide.

Sotto il Topkapi si estende il parco Gülhane pieno di coloratissimi tulipani (simbolo di Istanbul) e pappagallini. Uscendo ci incamminiamo verso le vivaci strade intorno al Bazar delle Spezie e al Grand Bazar, è un enorme quartiere di negozietti e bancherelle dove le strade sono suddivise per tipologie di merce (c'è la strada del caffe, quella della frutta secca, delle stoffe, dell'oro, ecc.)..volevamo comprare tutto! Magico è il Sahaflar Carsisi, la piazzetta dei libri dove potrete ammirare miniature e libri antichi. Proseguendo si arriva al Ponte di Galata, dove ci si può fermare a mangiare o gustarsi una birra al tramonto ammirando le moschee e la città. Dall'altro lato della città si sale verso la Torre di Galata, costruita dai genovesi, con il suo quartiere vibrante dallo stile retrò e alternativo. Qui c'è anche la fermata del Tunnel, la seconda linea sotterranea più antica del mondo costruita nel 1875 dopo quella inglese. In pochi minuti a piedi si arriva a Istiklal Caddesi (Viale Indipendenza) che pulsa d'energia giorno e notte tra ristoranti e negozi aperti fino a tarda notte. È il vero centro di Istanbul e si può percorrere fino a Piazza Taksim. Non si può andare via da Istanbul senza andare in un Hammam e provare un vero bagno turco.



Cappadocia - giorno 1

Pigeon Valley, Uçhisar e il castello al tramonto

Iniziamo il nostro tour in Cappadocia, atterrando nel piccolo aeroporto di Nevşehir che si trova a circa 40 minuti di auto da Göreme. È un grande stanzone, aspettiamo le valigie e nel frattempo firmiamo i documenti per la nostra macchina a noleggio: questa volta guideremo una spaziosa Peugeot Partner.

Sono circa le 15 e il sole è ancora alto, cosi decidiamo di lasciare velocemente le valige in hotel e andare a Uçhisar, che si trova sopra Göreme ad appena 10 minuti di auto. Impostiamo su google maps Pigeon Valley e arriviamo al parcheggio da cui parte il percorso a piedi e dove si possono vedere i piccioni a cui i turisti danno il cibo. I piccioni - o meglio le colombe - erano simboli cristiani e animali utili nella vita quotidiana: portavano i messaggi e fornivano concime naturale per l'agricoltura. La prima parte della camminata nella Pigeon Valley è costellato da colombaie scavate nelle rocce ad elevate altezza, poi si apre in un paesaggio suggestivo che segue un grande canyon. In totale la camminata è di 5 km ed è consigliato farla in discesa da Uçhisar verso Göreme. Noi camminiamo per un oretta, poi torniamo indietro per risalire al villaggio e andare a vedere il tramonto dal Castello di Uçhisar, che essendo uno dei punti più alti offre un panorama magnifico. Il castello costa qualche euro e non è incluso nel pass, ma vale la vista. Intorno al castello ci sono dei bellissimi cafes con vista e negozietti dove comprare i souvenir (tra i migliori come prezzo e qualità). Con il calar del sole Uçhisar si illumina e diventa bellissima, un presepe illuminato, che si può ammirare perfino dal centro di Göreme.



Cappadocia - giorno 2 (pre colazione)

Volo in mongolfiera sulla Love e Long Valley

Il volo in mongolfiera è una delle attività che non si può saltare in Cappadocia e che si dovrebbe provare almeno una volta nella vita. Niente paura: nemmeno vi renderete conto che state volando! Ci sono tante compagne che organizzano questa esperienza (nei suggerimenti in fondo c'è scritto quella che abbiamo scelto noi) ma per tutti la sveglia è presto. Alle 5 di mattina bisogna essere pronti fuori dall'hotel per prendere il minivan, dove viene consumata la colazione da pic nic mentre controllano i nomi dei partecipanti e sistemano le scartoffie. Finalmente verso le 5.45-6 siamo alla mongolfiera e in pochi minuti ci fanno salire nel cestino, che è diviso in tanti blocchetti da 2-3 persone per un totale di circa 20-25 persone. Nelle tenebre si vede solo la fiamma che da vita alla mongolfiera e senza accorgercene siamo in volo. Lo spettacolo è meraviglioso: il cielo sta iniziando pian piano a rischiararsi e le mongolfiere sembrano lanterne magiche volanti, che si colorano ad ogni fiammata. Il volo dura 1 ora e passiamo sopra la Long e Love Valley, ammirando le rocce e le altre mongolfiere da vicino. Ci scontriamo anche con il pallone di un'altra mongolfiera, ma nessuno si scompone. All'atterraggio non vorremmo scendere, ma ci aspetta un bicchiere di champagne per festeggiare assieme all'attestato di volo. Rientriamo in hotel alle 8 circa, ancora i musei sono chiusi cosi ci facciamo una pennichella fino all'orario della colazione in hotel.



Cappadocia - giorno 2 (post colazione)

Göreme Open Air Museum, Fairy Chimneys, Zelve, Devrent-Imagination Valley

Riposati e rifocillati alle 11 siamo pronti per esplorare Göreme e suoi famosi musei all'aperto. Partiamo con il Göreme Open Air Museum, che si può raggiungere a piedi dalla città in 20 minuti o in auto (parcheggio 1€). Il museo era un importante centro monastico dal IV al XIII secolo, abbandonato e riscoperto nel Novecento da un prete francese. Aperto al pubblico negli anni 60, è diventato in patrimonio Unesco dal 1985 ed ospita tra le più importanti chiese bizantine nella roccia al mondo. Consigliamo di affidarsi alle guide ufficiali che aspettano i turisti appena passati i tornelli dell'ingresso, noi siamo stati scelti da Mr Yunus Kervan (20€ in fondo i contatti), molto simpatico, con un ottimo inglese e disponibile anche per altri tour fuori Göreme. Avere una guida è davvero utile perché aiuta a capire la vita monastica dell'epoca, l'utilizzo dei diversi ambienti e gli affreschi. All'interno dello stesso complesso museale, si trovano la Dark Church e la Tokali Church (Buckle). Per vedere tutto il Göreme Open Air Museum con calma ci vogliono circa 1,5/2 ore.


Continuiamo e dopo pochi chilometri arriviamo ai Fairy Chimneys, formazioni rocciose di tufo alte fino a 40 metri create dall'eruzione dei vulcani Hasan Dağı e l'Erciyes Dağı. Erano il rifugio dei primi eremiti cristiani e poi di intere popolazioni. Curiosa è la strada che si trova all'interno e ci immaginiamo quando anni fa si poteva passare con la moto vicino a questi camini fatati. Qui il percorso è breve e in un'oretta si fa il giro.


Continuiamo per altri 5 minuti in auto fino Zelve, il terzo dei nostri musei a cielo aperto e quello che più ci incanta per i colori e l'atmosfera che si percepisce (e forse anche per la presenza di pochi turisti). Anche Zelve fu inizialmente un luogo monastico, ma qui la popolazione ha continuato a vivere fino al 1952. Il villaggio era organizzato su due piccole vallate con chiese, moschee, stalle, case, magazzini e molini per il grano, cantine, piazza e ruscelli. Seguendo il sentiero si può godere di panorami diversi ed entrare nei diversi ambienti; esisteva perfino un tunnel scavato nella montagna per collegare le due vallate, ma purtroppo non era aperto. Qui vi consigliamo di prendervi 2 orette.


Finiamo la nostra giornata guardando il tramonto dalla Devrent Valley o anche chiamata valle dell'immaginazione perché ci si può divertire a dare forme alle rocce, come quella del famoso cammello.



Cappadocia - giorno 3

Ihlara Valley, Belisirma, Selime

Dedichiamo la giornata a quello che viene chiamato il Green Tour. Lasciamo Göreme per raggiungere a 80 km la Ihlara Valley; il viaggio dura un oretta e permette di ammirare le vette innevate del Monte Hasan. La valle di Ihlara è un magnifico canyon nel quale si scende per camminare, godersi il clima mite e ammirare le antiche chiese costruite dai monaci nella roccia. Il sentiero si snoda in 3 sezioni: dal villaggio di Ihlara all'ingresso turistico (3km), dall'ingresso turistico a Belisirma (circa 4km) e poi fino a Selime (7km ma non è ben segnalato, noi abbiam provato a fare un pezzetto e ci siamo persi). Noi abbiamo lasciato l'auto all'ingresso turistico (quello segnalato da Google maps) e sceso le ripide scale. Il sentiero è molto curato, affianca il fiume e le parete rocciose dove sono scavate le rocce. Il posto è magnifico e vale la pena prendersi il giusto tempo di gustarselo con calma (con i tour guidati purtroppo si ha solo un ora). A metà sentiero c'è un bar sull'acqua dove ci si può fermare a riposare all'andata o al ritorno. Inoltre ci sono due bellissime casette con animali e uomini di legno dove è possibile dormire.

Arrivati all'uscita di Belisirma abbiamo chiesto ai guardiani se potevamo rientrare successivamente con lo stesso biglietto; dopo una risposta positiva siamo usciti e abbiamo scoperto i magnifici ristoranti sul fiume che rendono Belisirma un posto unico. Noi abbiamo mangiato un pesce alla griglia squisito da Aslan.

Ritorniamo indietro nel tardo pomeriggio ci siamo gustati il sentiero senza turisti, sembrava di essere in paradiso. Riprendiamo l'auto e andiamo a Selime, il posto che ha ispirato la location di Star Wars Episodio I quando Anakin vince la gara di corsa. A Selime si mescolano le rocce imponenti con le case moderne abitate, è un posto molto particolare da visitare che trasuda mistero.



Cappadocia - giorno 4

Città sotterranee di Derinkuyu e Kaymakli, Soganly, Monastero di Keslik, serata Dervishi

Il quarto giorno, un fortissimo vento caldo alzava sassi e sabbia dappertutto; per fortuna le previsioni ci avevano aiutato ad essere preparati. Situazione perfetta per visitare le città sotterranee: la prima Derinkuyu. Questa è la più grande delle città sotterranea, poteva tenere fino a 20.000 persone e si estendeva su molteplici livelli arrivando a 85 metri di profondità. Derinkuyu fu costruita da popolazioni antiche prima dei romani, a cui seguirono i greci i quali ampliarono la città e costruirono al suo interno le chiese: era infatti un luogo perfetto per proteggersi dagli arabi mussulmani e successivamente da altri invasori. Dentro è possibile vedere anche la vasca battesimale, dove si emergevano completamente. All'interno una delle guide ufficiali con soli 10€ ci spiega la storia, la vita, le cucine, le camere, le stalle, il sistema di ventilazione e le porte di protezione che permettevano di isolare e bloccare i tunnel. La città fu utilizzata per sfuggire alle persecuzioni fino al XX sec e poi abbandonata quando nel 1923 la Turchia espulse i greci dalla nazione. Fu riscoperta nel 1963 da un residente e aperta poco dopo al pubblico. Il dedalo di tunnel sotterranei infatti era - ed è - collegato alle abitazioni in superficie, in questo modo potevano nascondersi facilmente dal nemico. Derinkuyu è inoltre collegata con un tunnel di 10 km all'altra città sotterranea Kaymakli. Le città sotterranee, cosi come le case scavate nella roccia, erano nell'antichità costruzioni molto comuni in tutta la regione e ancora oggi si capisce quanto fossero radicate nelle usanze comuni.


A Kaymakli dedicidiamo di non seguire la guida, ma curiosare da soli. Il percorso all'interno è segnato da frecce ed è stato strutturato in modo che sia impossibile perdersi, però la sensazione rimane ugualmente e per i primi speleologi sarà stata durissima. Kaymakli è più turistica, alcune parti delle rocce sono state ristrutturate e ci sono luci colorate che illuminano gli ambienti. Rispetto a Derinkuyu i tunnel sono più stretti e vanno più in profondità, la sensazione è di fare uno scivolo. Noi consigliamo di vedere sia Kaymakli che Derinkuyu per avere due punti di vista, ci vuole circa 1 oretta per ciascuna e serve un maglione perché sotto fa freddo.



Controvento andiamo verso Soganli, perchè abbiamo letto sia tra le valli più pittoresche. Il viaggio in auto ci fa immergere nella Turchia agricola, fatta di poche casette disperse negli aridi campi. A Soganli, il percorso inizia con un ponte di legno e si è arriva subito nelle case scavate nella roccia. Il paesaggio è stupendo cosi come il villaggio; qui si capisce veramente come era la vita in questi villaggi. Purtroppo a causa del forte vento i ristoranti tipici sono chiusi e non ci sono nemmeno le donne che vendono le bambole fatte a mano, tipiche della vallata.


Finiamo il tour con l'antico Monastero di Keşlik, sulla strada che porta a Urgup. Il monastero è custodito da un gentile signore, che cura le piante, gli ambienti e fornisce spiegazioni in tutte le lingue ai turisti. Il complesso è composto da chiese, case dei monaci nelle rocce, orti, magazzini, cucine e refettorio. È un luogo intimo e rende facile immedesimarsi nella vita di un tempo.



Per le 17 siamo di nuovo in hotel e riusciamo ad andare alla serata dei Dervishi (circa 20€ a testa). Il loro ballo rotante è ipnotico e segue un rituale in cui il dervish abbraccia la "Comunione con Allah". Qui tutto è simbolico. La cerimonia inizia con la musica, in cui il flauto è il respiro della creazione. Come vestiario hanno un cappello chiaro simbolo della tomba dell'ego e il mantello nero, sudario dell’ego. Quando il dervish toglie il mantello per danzare significa che è spiritualmente rinato nella verità e incrocia le braccia per rappresentare la sua unità con Dio. Un maestro anziano accompagna i dervishi nel loro percorso e scandisce i tempi della loro danza, mentre essi ad occhi chiusi ruotano su un piede da destra a sinistra attorno al proprio cuore per abbracciare tutta l'umanità con amore. I sufi credono che l'essere umano sia stato creato con amore per amare e una citazione di Rumi afferma che "Tutti gli amori sono un ponte verso l'amore divino. Tuttavia, coloro che non l'hanno assaggiato non lo sanno.'


PS: sotto un paio di scatti rubati prima della cerimonia in quanto era vietato fare foto



Cappadocia - ultimo giorno

Ce lo prendiamo per farci un'ultima camminata nelle valli intorno a Göreme, comprare ultimi souvenir e per goderci un caffè con vista sul castello di Uçhisar.


Mangiare

A Istanbul il Şehzade Cağ Kebap è molto conosciuto e offre una buona carne di montone.

A Göreme tutti i ristoranti sono sempre "full" anche quando hanno tanti tavoli vuoti, quindi prenotate per tempo o vi perderete quelli più ambiti con le viste panoramiche come il Seten Restaurant Cappadocia.

Noi consigliamo Turkish Ravioli, Cappadocia Pide House (semplice e buono) e sconsigliamo il Dibek, tipico come arredamento e per mangiare per terra ma molto costoso e cibo di cattiva qualità.

Cibi da provare: Cay (te normale), te alla mela, Pide, Salep, Ayran (latte acido da bere con il kebap), Testi Kebap (tipico della cappadocia), Turkish ravioli.


Suggerimenti utili:

Dormire

Noi vi consigliamo Göreme come base per il vostro tour: le mete sono tutte molto vicine ed è l'unico paesino con una vasta varietà di hotel e ristoranti. Non vi annoierete di passare le serate qui, dal tramonto diventa incredibilmente suggestivo ed è un luogo magico in cui fare bellissime camminate serali. Noi abbiamo scelto una camera nella roccia da Angel Cave Suites e siamo stati benissimo, è gestito da una famiglia davvero gentile, professionale e sorridente.


Budget

In questo viaggio eravamo in 3 e in totale abbiamo speso 1.000€ a testa per 7 giorni ma senza farci mancare nulla. Hotel di lusso (a parte quello dell'ultima notte a Istanbul), ristoranti quasi sempre a pranzo e cena, guide nei siti storici, auto, ecc.

Escludiamo i souvenir che ci abbiamo dato più del solito :)

Si può sicuramente spendere meno ma qui si viene una volta nella vita e bisogna concedersi ogni agio!


Info generali

  • Documenti: basta la carta d'identità ma se avete il passaporto è meglio portarlo.

  • Per i voli interni la Turkish Airlines è economica e offre un servizio impeccabile.

  • Aeroporto Istanbul: è circa 50km dal centro e con circa 40€ si arriva in città con il taxi o i luxury transfer che potete richiedere all'aeroporto; mentre in città i taxi sono davvero economici.

  • Internet: in Turchia siamo fuori dall'Europa e le offerte che arrivano dagli operatori nazionali non sono delle migliori. Si può comprare una sim locale nei negozi ufficiale o dai ragazzi che vi aspettano per il trasfer in aeroporto (20€ 15gb).

  • Cambio valuta in aeroporto gli uffici tengono sempre il 4% di commissioni, mentre in centro città ci sono ottimi cambi senza commissioni.

  • www.scoprireistanbul.com miglior sitoweb per avere info in italiano con possibilità di prenotare dei tour guidati a Istanbul e Cappadocia.

  • Consigliamo di prendere a noleggio un auto in Cappadocia per essere autonomi, ma è ben servita anche dai taxi nella zona di Goreme.

  • Pass Cappadocia (Castello di Uçhisar non è incluso) che permette di vedere tutti i musei con soli 15€ https://muze.gov.tr/

  • Volo in mongolfiera: si può prenotare tramite l'hotel anche se molti ce lo hanno sconsigliato; noi ci siamo affidati a civitatis.com (175€ a testa) e ci siamo trovati bene. Ci hanno contattato il giorno prima per darci tutti i dettagli, si affidano alle varie compagnie locali. A proposito, è sempre meglio prenotare il volo il primo giorno per avere più chance nei giorni seguenti in caso di brutto tempo.

  • Guida locale Mr Yunus Kervan (20€ per 3 persone all'Open air Museum di Goreme), molto simpatico, con un ottimo inglese e disponibile anche per altri tour fuori Göreme.

  • Abbiamo scoperto che a 2 ore di auto c'è il Lago di Sale e d'estate si tinge di rosa.

  • Hammam in Cappadocia erano recensiti male mentre a Instanbul vi consigliamo il Çemberlitaş Hamamı non serve la prenotazione ed è il più bello oppure lo Historical Vezneciler Bath l'unico hammam al secondo piano, meno curato come interni ma dal servizio eccellente come scrub, bagno con le bolle di sapone e massaggio con l'olio.

  • Curiosità sulla Turchia da leggere


Must places:

Son tutti belli ma questi sono quelli piu particolari: Istanbul bazar dei libri antichi, Zelve Open Air Museum, Ihlara Valley e mangiare sul fiume


Itinerario in mappa:


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