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Marocco

Cosa vedere a Fez, Rabat e Marrakech.


Il Marocco è un Paese che va compreso, è turistico ma diversamente da come ci si può aspettare. In generale bisogna fare attenzione all'acqua, al ghiaccio e al cibo (anche se al ristorante) e a non lasciare oggetti nelle tasche o borse aperte mentre si passeggia nei suk e nei mercati dove le persone si accalcano (non potete immaginare quanto possano essere rapidi a rovistarvi le tasche).


Noi abbiamo preso un volo per Fez, poi il treno fino a Rabat e a seguire fino a Marrakech per guardare il deserto come nei film e il servizio ha superato le aspettative.


La città imperiale di Fez

Conceria, souk, Moschea Al-Qarawiyyin, Madrasa Bou Inania

A Fez si fa un vero tuffo nel passato: qui si possono rivedere e rivivere le immagini che la nostra mente apre quando si pensa al Marocco.


La Città Vecchia di Fez è la più grande e meglio conservata Medina del mondo islamico ed è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Fez è un vero labirinto di stradine, bancarelle di ogni tipo, tappeti, pelli, tessuti, oggetti in ottone, animali venduti vivi o morti, spezie, prodotti di bellezza e asini che si aggirano per le stradine carichi di ogni merce.


Bab Boujloud è la porta principale della città, un monumentale ingresso decorato con maioliche blu e verdi voluto nel 1913 affianco all’originale del XII secolo.


Da qui iniziano i bellissimi souk di Fes - vicoli tortuosi attorno alle due arterie principali Talaa Seghira e Talaa Kebira - che conducono al centro città, alle scuole islamiche, hammam pubblici, caffe e locali dove fermarsi a riposare e parlare. I suk sono divisi per corporazioni ossia tipologie di merci; tra i più amati el Attarine dove si acquistano profumi e spezie. Perdersi è molto facile ed è consigliato prendere una guida per fare un bel giro e conoscere meglio la città (google maps non vi aiuterà qui); noi ne abbiamo trovata una sul posto ed è stata un ottima esperienza.



La zona più famosa è quella del quartiere dei tintori con la Conceria Chouara.

Nel Medioevo vennero costruite le vasche per trattare le pelli e sono le stesse che vengono utilizzate ancora oggi con lo stesso processo di allora. All’interno viene inserito un miscuglio di acqua e guano e gli artigiani si immergono fino alla cintura per togliere le impurità dalle pelli e ammorbidirle; successivamente le colorano nelle otri multicolori (giallo curcuma, blu indaco, verde menta), poi le stendono ad asciugare. L'odore è pungente, ma niente a cui non si possa resistere..tranquilli :)

Vicino alla conceria si trovano i negozi dove è possibile comprare i prodotti finiti e molti di questi hanno delle terrazze da cui è possibile ammirare la conceria dall'alto.


Nella Medina si trova anche l’antica Moschea Al-Qarawiyyin, costruita nell’859, una delle più antiche del mondo musulmano occidentale. Nel cortile a cielo aperto c'è una grande fontana da cui se si è fortunati si può dare una sbirciatina all'interno delle 4 porte proibite dove l'ingresso è proibito ai non mussulmani.

La moschea è incorporata nella omonima e più antichissima Università di Al-Qarawiyyin.

Il sultano Abu Inan Faris la dotò di una biblioteca straordinaria, che nel 1613 accoglieva 320.000 libri e manoscritti (oggi conserva oltre 30.000 copie rare e manoscritti unici al mondo). Grazie a questo, tantissimi studenti e studiosi arrivarono e Fez divenne la capitale della scienza e della cultura del Maghreb.


Un altro luogo da non perdere è la Madrasa Bou Inania, aperta anche ai non musulmani e conservata perfettamente, esprime perfettamente l'antico splendore della città. Fondata nel 1351-56 dai Merindi, la madrasa fu una residenza per studenti, una moschea e una scuola islamica. L'edificio è ricco di decorazioni di legno intarsiato, ceramiche, marmo e per questo è considerato tra i più belli del Marocco


Infine sulla collina della Medina si trovano le Tombe Merinidi. Oggi sono rimaste sono poche rovine, ma la nostra guida le mostrava con grande orgoglio assieme alla vista sull'intera città. Una volta magnifici palazzi, marmi e necropoli svettavano sulla collina, ma nel corso dei secoli ladri e saccheggiatori hanno portato via tutto.



Rabat

La capitale

Andiamo a fare un giro nella capitale e città più grande del Marocco con i suoi boulevard sul mare e gli imponenti monumenti illuminati. Rispetto a Fez c'è un atmosfera più moderna, ma già ci manca la magia del passato vissuta i giorni prima.


Tra le cose da visitare:

  • la Torre di Hassan: simbolo della città, essa doveva diventare il più grande minareto e moschea del mondo, ma nel 1199 alla morte del califfo i lavori si interruppero. Per questo la torre oggi è di soltanto 44 metri (metà degli 86 m previsti). Secondo alcune tradizioni, essa faceva parte di un progetto di un astronomo e matematico in cui si sarebbe dovuto edificare una torre gemella in Andalusia.

  • il Mausoleo di Mohammed V, il padre dell'indipendenza del Marocco, stimato dai marocchini e protettore degli ebrei marocchini durante la Seconda Guerra mondiale. Questa imponente tomba reale di avorio bianco con il tetto coperto da tegole verdi, colore reale presente anche sulla bandiera marocchina.

  • Kasbah des Oudayas, la cittadella fortificata e il cimitero affianco dove le lapidi arrivano fino alla costa e sono rivolte verso l'infinito del mare.


La città rosa, la famosa Marrakech

Piazza Jeema el Fna, Giardino Majorelle, Palazzo Bahia

Marrakech è anche chiamata città rosa, per il colore della pietra arenaria rosata, con cui sono stati costruiti gli antichi edifici della città.


Jemaa el Fna è la piazza principale e tra le attrazioni principali. Al suo centro incantatori di serpenti, musicisti con le scimmie e giocolieri fanno i loro show per attirare i numerosi turisti; tutto intorno locali, caffe e ristoranti rendono vivace la zona sia di giorno che di sera. Una esperienza da provare è rilassarsi in una delle tante terrazze panoramiche e guardare il tramonto tingere tutto di rosso; tra le più antiche Le Gran Balcon du Café Glacier e il Cafè de France.

Da qui partono i souk con i mercanti di tappeti, spezie, rossetti e prodotti di bellezza naturali: sono particolari ma non folkloristici come quelli di Fez.


Mustplace della città è il Giardino Majorelle, il famoso e bellissimo giardino nella casa di Yves Saint Laurent. La celebre villa fu prima del paesaggista Jacques Majorelle, che la costruì assieme ai giardini botanici nel 1931: la casa era al primo piano, mentre al piano terra c'era lo studio. Amante della botanica, Majorelle fece del giardino un'opera d'arte con piante esotiche e rare, fontane, laghetti, vasi in ceramica, sentieri, pergolati. Nel 1937 l'artista dipinse le pareti della villa e del giardino con un blu oltremare/cobalto da lui creato e nel 1947 aprì il complesso al pubblico. Purtroppo a seguito di un incidente d'auto, Majorelle dovette tornare Parigi, dove morì nel 1962, lasciando il giardino abbandonato per molti anni.

Nel 1966 durante un soggiorno a Marrakech, Yves Saint Laurent e Pierre Bergé scoprirono il giardino e decisero di acquistarlo nel 1980 per vivere nella casa dell'artista che ribattezzarono Villa Oasis. Dopo la morte di Yves, le sue ceneri sono state disperse nel roseto della villa e un memoriale è stato eretto nel giardino.


Oggi è possibile visitare nel complesso: il Museo Berbero e un museo dedicato a Yves Saint Laurent.


Nella Medina ci sono diversi monumenti da visitare come:

  • Moschea Koutobia, che si può osservare solo dall'esterno e si distingue per il suo minareto del XI ispirato a quello della Giralda. Il nome significa "moschea dei librai" e viene dalle numerose bancarelle di libri che la circondano fin dai suoi primi anni.

  • Palazzo Bahia, costruito alla fine del XIX secolo con l'intenzione di creare il palazzo più impressionante di tutti i tempi, divenne il simbolo della grandiosità della città. La sua costruzione durò 14 anni, il gran visir Si Moussa non badò a spese e impiegò i migliori artigiani del paese e i suoi successori arricchirono lo splendore dell'edificio. Il palazzo si estende per 8 ettari, ci sono 150 stanze che si affacciano su differenti cortili e l’harem delle 4 spose e delle 24 concubine.. Il nome Bahia significa bella e si pensa fosse riferito alla moglie preferita del visir. Purtroppo le stanze sono state saccheggiate e oggi sono spoglie, ma si possono ammirare le magnifiche decorazioni dei soffitti.

Infine ci sono piaciute le Tombe dei Saaditi, un luogo ancora poco battuto dai turisti a cui si accede tramite uno stretto passaggio dalla Moschea di Kasbah.

Queste sfarzose tombe furono costruite per volontà dell principe saadita Ahmed al-Mansour alla fine del del XVI secolo. Dimenticate per secoli, furono riscoperte nel 1917 e subito riaperte al pubblico. Nel giardino si possono vedere più di 100 tombe decorate con mosaici, dove sono stati sepolti i corpi dei servitori e dei guerrieri della dinastia Saadiana. Mentre nel mausoleo principale sono sepolti il sultano e i membri della sua famiglia su tre stanze, di cui la più famosa e bella è quella con 12 colonne, dove sono sepolti i suoi figli.


Suggerimenti:

  • Dormire nei riad (riyāḍ che significa giardino), le abitazioni tradizionali su più piani con le terrazze e decorazioni geometriche e arabeggianti dai colori vivaci e meravigliosi. Queste case sono strutturate guardando al cortile interno e sono chiuse verso l'esterno: al pian terreno infatti c'è sempre un cortile con tavolini e divanetti per mangiare poi le camere e il resto della casa si sviluppano nei piani sovrastanti.

  • Attenzione al cibo!!! quello di strada solo per chi ha lo stomaco forte :)

  • Hammam marocchino, diverso da quello turco e da provare senza meno. Il rito si svolge iniziando con il savonage, in cui si viene ricoperti di sapone nero che aiuta a eliminare le impurità della pelle. Dopo mezz’oretta insaponati e immersi nel calore dell’hammam, si passa al massaggio esfoliante con il guanto di Kessa..preparati ad un energico scrub. Dopodichè si risciacqua il corpo con acqua calda per eliminare la pelle morta e si continua con il ghassoul: un trattamento a base di argilla che ammorbidisce l’epidermide. Dopo un altro risciacquo, si passa alla fase relax sul lettino o con altri trattamenti.


Itinerario in mappa:



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