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Rocchetta Mattei e Villino Romito

160 anni di storia finalmente aperta al pubblico. Grandezza, declino e infine la grande rinascita grazie ad aziende del territorio e alla sua comunità. Sotto la sua storia, qualche curiosità e cosa vedere nei dintorni.





Storia

La Rocchetta Mattei è stata edificata sulle rovine di un vecchio castello medievale, dal Conte Cesare Mattei da cui prende il nome. La nascita della rocca avviene a seguito della morte della madre di Cesare, che spinge il figlio, dopo la deludente esperienza politica, a voler acquistare le antiche rovine di una fortezza medievale per costruirci una rocca, e dove poter studiare e diffondere la sua "nuova medicina" (1850).


Negli anni seguenti, egli dedicò tutta la sua energia e conoscenza allo studio e alla divulgazione di questa sua medicina alternativa a cui diede il nome di Elettromeopatia. Questa nuova pratica gli assicurò una fama mondiale facendo arrivare alla Rocchetta personaggi da tutto il mondo! In seguito alla sua morte nel 1896, la sua attività fu proseguita con successo dagli eredi, fino al 1959. In quell’anno, la Rocchetta Mattei venne venduta alla moglie di un commerciante locale dal nome di Primo Stefanelli, detto “Il Mercantone”. Quest’ultimo la trasformò in un parco giochi (leggi le curiosità in basso) fin quando non venne suo malgrado abbandonata negli anni ’80.



Edificata su uno sperone roccioso, la Rocchetta è una costruzione bizzarra e fantastica e dal fascino misterioso, pensata e contornata da vari stili: il prevalente è quello moresco, copiato dall’Alhambra di Granada e dalla moschea-cattedrale di Cordoba. Nei pressi della Rocchetta sono state edificate ville e luoghi di cura, che ospitavano una variegata clientela internazionale e personaggi di sangue blu, come il principe di Baviera e lo zar Alessandro II.

I preparati medicinali di Cesare Mattei saranno citati persino nei Fratelli Karamazov di Dostoevskij.

Mattei venne aiutato nella sua realizzazione della Rocchetta dal pittore Giulio Ferrari, da un capomastro e da un gruppo unito di operai che lavorarono incessantemente per tutto il tempo che il conte rimase in vita.



Interni

Quello che colpisce maggiormente è la varietà di stili architettonici che si differenziano in ogni angolo, e che lasciano a bocca aperta.

Tra le stanze più belle troviamo:


  • Sala dei Novanta: desiderata dal Conte per il suo novantesimo compleanno in compagnia di novanta coetanei, desiderio non avverato perchè la morte sopraggiunse a 87 anni.

  • Cortile dei leoni: costituisce il cuore moresco del castello ispirato al Patio de Los Leones dell'Alhambra di Granada. Al suo centro la fontana dei leoni che sorreggono una fontana decorata.

  • Sala della musica: al suo interno c'è un pianoforte originale di pregio con attorno numerosi mobili autentici. Inoltre si viene accompagnati ad una specie di giradisci antichissimo, fatto di legno pregiato, ancora oggi funzionante! La musica che si ascolta è incantevole. La guida spiegherà e mostrerà il funzionamento e l'incisione dei dichi dell'epoca, da rimanere stupiti.

Altri dettagli che ci hanno colpito sono i corrimani delle scale esterne che sembrano fatte di legno, ma che in realtà sono in cemento ma lavorate in modo che sembrino appunto fatte di legno!

🎫 Costo del biglietto 10 EUR a persona compresa la guida, prenota qui



Curiosità
  • Rocchetta Mattei è stata utilizzata ai tempi della Seconda Guerra Mondiale dalle SS che portò alla deturpazione di alcune stanze o cortili e varie vandalizzazioni.

  • E' stata poi trasformata in modo discutibile dal cosiddetto "Mercantone" Primo Stefanelli in un parco divertimenti, creando un falso ponte rasoio e false prigioni in stile medievale. Al suo ingresso troviamo ancora l'insegna, il costo del biglietto e la cassa per i biglietti, davvero incredibile.

  • In seguito è stata abbandonata, in alcuni luoghi sono state trovate scritte sui muri di tanti anni fà e la gente locale usava la rocca per feste private o per rubare mobili e tappezzerie che ancora oggi stanno cercando nelle abitazioni circostanti.


Dintorni

La Rocchetta Mattei si erge a Grizzana Morandi, su di un colle chiamato Valle della Limentra, un territorio affascinante ricco di borghi medievali tra i quali troviamo Montovolo, La Scola, Poggio Mezzano e Poggio di Veggio..


Durante il tragitto, ci siamo fermati alle Grotte di Labante, di libero accesso, piccole ma veramente suggestive (Maps).


Per mangiare consigliamo vivamente l'Agriturismo La Rocchetta (Maps).


Villino Romito o Fornace

Inoltre, nei dintorni ci sono diversi villini (in vendita) che erano le case dove soggiornavano i personaggi che usavano le medicine di Mattei. Un villino che abbiamo visitato è il Villino Romito in località Riola Ponte (a soli 5 min. di macchina).


Chiamato anche Villino Fornace in quanto Mattei aveva il forno per la produzione dei laterizi usati per la costruzioni della Rocchetta, oggi è in vendita e in grave stato di abbandono. Merita però una visita che in realtà non è ufficiale. La rete di ingresso è strappata e ci si può entrare facilmente (a proprio rischio e pericolo).

Dal giardino si può ammirare la bellezza senza tempo di questa villa liberty, si ha accesso ad un ripostiglio e una officina con ancora gli oggetti attaccati ai muri. Dalle finestre si vedono la sala da pranzo con ancora il tavolo, le sedie, le poltrone ed i bicchieri e bottiglie ancora sulla tavola.

Tutte le porte della villa sono aperte, quindi è molto facile esplorare i vari ambienti. anche se la villa sembra pericolante. Ci sono ancora i mobili, alcuni molto ben tenuti, alcuni vestiti, qualche oggetto, poche bottiglie di liquore ormai vuote e poco altro. Al piano di sopra ci sonio le camere da letto con ancora le coperte e i cuscini, le scarpe in pelle a bordo del letto e tanti vari oggetti !


Sul retro ci si trova danti a quello che è il simbolo di questa villa, la famosa facciata a forma di forchetta o di corona. Li dietro scopriamo una piscina con un piccolo loggiato ormai invaso dalle foglie, con un lampione letteralmente collassato e con ancora visibili gli sdrai e le sedie.


C'è sempre un'atmosfera magica quando ci si trova in un luogo abbandonato e questa villa ci attrae da ogni suo punto di vista. C'è l'impressione che gli abitanti siano scappati da qualcosa che li ha spaventati a morte, dovendo lasciare bicchieri, scarpe, tovaglie e bottiglie che ancora oggi sono al loro posto.



Buon viaggio!





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