Sardegna in famiglia: Maggio 2025
- fabio pellizzato
- 9 giu
- Tempo di lettura: 8 min
Maggio ci ha regalato una Sardegna tranquilla, ancora lontana dalla frenesia estiva, perfetta per un viaggio in famiglia tra natura, cultura e mare cristallino. Abbiamo scelto questo periodo proprio per goderci l’isola con ritmi lenti, temperature piacevoli e paesaggi ancora autentici.
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Lu Bagnu (Castelsardo)
Situato a pochi minuti da Castelsardo, questo piccolo borgo sul mare ci ha accolto con la sua atmosfera tranquilla e autentica, perfetta per ricaricare le energie nel nostro appartamento a pochi passi dal mare.
Il profumo del mare al mattino e i colori dell’alba che tingevano il cielo ci davano il buongiorno ogni giorno. Le spiagge di Lu Bagnu, in particolare Ampurias e Sacro Cuore sono state ideali per nostra figlia: sabbia dorata, acque limpide e poco profonde, perfette per giocare e nuotare in sicurezza.
I tramonti qui sono uno spettacolo da non perdere. Ogni sera ci ritagliavamo un momento in spiaggia solo per guardar scendere il sole sull’acqua, con tonalità dal rosa all’arancio che sembravano uscite da una cartolina.
Il posto più bello? Il lungomare pedonale che porta in direzione Castelsardo!
Castelsardo
Castelsardo è stata una delle tappe più affascinanti e scenografiche. Arrivando da Lu Bagnu, il profilo del borgo medievale che si staglia sul promontorio ci ha lasciati senza parole: un susseguirsi di case colorate, abbarbicate sulla roccia, dominate dall’imponente Castello dei Doria.
Passeggiare per le stradine del centro storico è come fare un tuffo nel passato: vicoli stretti, scalinate in pietra, botteghe artigiane dove si intrecciano cesti come da secoli, e balconi fioriti che si affacciano sul mare. I bambini si sono divertiti a esplorare ogni angolo, mentre noi ci siamo goduti la vista spettacolare sul Golfo dell’Asinara. Tra gli scorci più belli: la Cattedrale di Sant’Antonio Abate, con il suo campanile che svetta sul mare, e la suggestiva roccia dell’elefante, una formazione naturale poco fuori Castelsardo che ha affascinato grandi e piccoli.
Isola Rossa
Il nome non è casuale: di fronte al piccolo borgo sorge un isolotto roccioso dalle sfumature rosso fuoco, che al tramonto si accende in modo spettacolare.
Abbiamo trascorso la giornata tra la Spiaggia Longa – perfetta per i bambini grazie alla sabbia fine e alle acque basse – e piccole calette rocciose ideali per chi ama lo snorkeling. L’acqua è talmente trasparente da sembrare irreale, e ci siamo divertiti tutti a cercare pesci tra gli scogli.
La passeggiata lungo il porticciolo, con le sue casette basse e i profumi di salsedine e macchia mediterranea, ci ha trasportati in un’atmosfera rilassata, quasi fuori dal tempo. sola Rossa è un luogo semplice, autentico, dove si respira ancora il ritmo lento della Sardegna più vera. Ideale per le famiglie, ma anche per chi cerca quiete, natura e uno dei tramonti più belli della vacanza.
Porto Cervo
Durante il nostro tour familiare in Sardegna, abbiamo deciso di regalarci una giornata diversa, all’insegna del lusso e dello charme: Porto Cervo, cuore pulsante della Costa Smeralda. Maggio è il mese perfetto per esplorarlo: la stagione è appena iniziata, i mega yacht iniziano ad arrivare, ma l’atmosfera resta tranquilla, quasi intima.
Passeggiando per le strade del centro, tra boutique eleganti, piazzette curate e architettura in perfetto stile mediterraneo, ci siamo sentiti come dentro un film. I bambini si sono divertiti a vedere le barche enormi ormeggiate in porto (“Mamma, questa è una nave da pirati ricca!”), mentre noi ci siamo goduti un caffè vista mare nella Piazzetta del Porto Vecchio.
Nonostante la fama esclusiva, Porto Cervo ha anche angoli a misura di famiglia: piccole spiagge raggiungibili facilmente, sentieri tra i graniti rosa e il verde della macchia mediterranea, e acque così limpide che sembrano una piscina naturale. Spiaggia del Pevero, ad esempio, ci ha lasciati senza fiato: sabbia bianca e soffice, mare calmo, perfetta per far giocare la bambina in tranquillità.
Ps: Sofia ha fatto i suoi primi passi al porto in mezzo agli yacht!
Costa Paradiso
A differenza di molti borghi sardi ricchi di storia medievale, Costa Paradiso è un insediamento turistico relativamente recente, nato negli anni ’60, quando alcuni imprenditori visionari affascinati dalla bellezza selvaggia della zona decisero di valorizzare questo tratto di costa granitica ancora incontaminato.
Il progetto fu quello di creare un villaggio-resort perfettamente integrato nel paesaggio naturale, senza stravolgerlo: le case e le ville vennero costruite seguendo le linee delle rocce, usando materiali locali, colori terrosi e forme irregolari, per fondersi con l’ambiente circostante. Ancora oggi, il colpo d’occhio è unico: sembra che le costruzioni “sbuchino” direttamente dalla roccia.
Il villaggio si sviluppa in maniera non convenzionale: niente strade dritte, ma sentieri e curve che seguono l’orografia del territorio, tra ginepri, mirti e corbezzoli. È un esempio interessante di architettura sostenibile ante litteram.
Anche se Costa Paradiso è moderna, la zona è ricca di testimonianze della civiltà nuragica, con diversi nuraghi e resti di villaggi antichi nei dintorni, a pochi chilometri nell'entroterra gallurese. In epoca più recente, queste terre erano utilizzate come pascoli o aree di caccia, isolate e difficili da raggiungere fino alla costruzione della viabilità moderna.
Oggi Costa Paradiso resta una delle aree più protette e rispettate del nord Sardegna, grazie anche a regolamenti edilizi molto restrittivi che impediscono l’urbanizzazione selvaggia. È considerata un modello di turismo naturalistico e sostenibile, dove mare, natura e privacy vanno di pari passo.
Il paesaggio qui è diverso da tutto il resto: rocce scolpite dal vento, vegetazione selvaggia e villette mimetizzate tra i graniti rendono Costa Paradiso unica e affascinante. È il posto perfetto per chi ama sentirsi in mezzo alla natura, senza rinunciare al comfort.
Abbiamo raggiunto la famosa Spiaggia di Li Cossi con una passeggiata panoramica facile anche per i bambini. Ogni curva regala una nuova vista da cartolina. La spiaggia, incastonata tra due promontori, è un piccolo paradiso: sabbia dorata, acqua calma e cristallina, perfetta per nuotare e fare snorkeling. I bambini hanno esplorato le rocce in cerca di granchi, mentre noi ci siamo goduti il sole in totale relax.
Abbiamo pranzato con un picnic portato da casa: pane carasau, pomodori freschi, pecorino e frutta sotto l’ombrellone. Pochi turisti, silenzio rotto solo dal mare (e dalla Sofia!!).
Per chi lo desidera, si può facilmente visitare il faro a pochi km di distanza. Qui si può passeggiare facilmente fino alla cima e godere di un paesaggio veramente selvaggio.
La cupola di Antonioni
Tra le meraviglie (e le stranezze) scoperte a Costa Paradiso, una ci ha colpito più di tutte: la mitica villa a cupola abbandonata, costruita per Michelangelo Antonioni e Monica Vitti. Nascosta nella macchia mediterranea, sembra un’astronave atterrata per sbaglio sulla costa sarda.
Spinti dalla curiosità e... da un buco nella recinzione, non abbiamo resistito. Siamo entrati in punta di piedi e col cuore che batteva come in un film di spionaggio tra erba alta, cemento graffiato dal tempo e silenzi pieni di storie.
Dentro, il tempo si è fermato: il soffitto a cupola ancora imponente, le stanze spoglie che un tempo hanno ospitato cineasti, poeti e attori. I bambini hanno esplorato come in una “missione segreta”, mentre noi cercavamo di immaginare le feste e i tramonti vissuti lì dentro. Una bellezza decadente, struggente, magnetica.
Sappiamo che non si dovrebbe (e non lo consigliamo) ma questa incursione improvvisata è stata uno dei momenti più intensi e surreali del viaggio. Una di quelle esperienze che restano incise nella memoria, tra incanto e trasgressione.

Alghero
Alghero, la “Barceloneta” dell’isola, con la sua storia catalana ancora viva nei nomi delle vie, nei palazzi e nell’accento della gente. Un perfetto mix tra fascino mediterraneo e influenze spagnole, con un centro storico romantico e acciottolato dove è un piacere perdersi.
Abbiamo passeggiato sulle mura antiche a picco sul mare, ammirando il tramonto dorato che tingeva il cielo e le case di luce calda, in compagnia di un indimenticabile aperitivo.
La serata è culminata con una cena indimenticabile a La Bottega di Tommy, una vera chicca nel cuore di Alghero. Niente menù turistico, solo autenticità: taglieri ricchi di salumi artigianali, formaggi locali (tra cui un pecorino stagionato da sogno), confetture fatte in casa e un calice di cannonau che sembrava raccontare la terra da cui veniva. Peccato che Sofia sia ancora troppo piccola per assaporare questo cibo!
La proprietaria è una signora ben piazzata e per niente fine ma a fine serata quando stavano per chiudere si è dimostrata dolce con nostra figlia e abbiamo tanto parlato delle nostre Regioni di provenienza. Siamo andati via con un bel ricordo.
Alghero ci ha lasciato il sapore delle cose buone, vere, e un ultimo sguardo al mare che ci ha accompagnato per tutto il viaggio.

Spiaggia La Pelosa
Stintino è un piccolo gioiello incastonato sulla costa nord-ovest della Sardegna, noto soprattutto per la vicinissima spiaggia de La Pelosa, uno dei paradisi naturali più famosi dell’isola. Il borgo ha mantenuto il suo fascino autentico di paese di pescatori, con le sue case colorate, il porto vivace e i profumi del mare.
Passeggiare tra le vie di Stintino, fermarsi a prendere un gelato o ammirare le barche che rientrano dalla pesca è stato un modo perfetto per immergerci nella vita locale, prima di dedicarci alla vera star del posto: la spiaggia.
A pochi chilometri da Stintino, La Pelosa è una spiaggia da cartolina: sabbia finissima, quasi bianca, e un mare che sfuma dal turchese al blu profondo, con fondali bassi perfetti per i bambini. Non a caso è spesso paragonata ai Caraibi.
Abbiamo trascorso ore tra giochi in acqua, costruzione di castelli di sabbia ma senza nuotate, per noi era ancora presto per fare bagno.
La spiaggia è attrezzata ma riesce a mantenere un equilibrio delicato tra turismo e conservazione ambientale, grazie a regole precise per preservarne la bellezza.
Baja Sardinia
Situata a pochi chilometri da Porto Cervo, Baja Sardinia è una località molto amata dalle famiglie per la sua atmosfera rilassata e le spiagge ampie e accoglienti. Qui il ritmo è più tranquillo rispetto alla vicina Costa Smeralda, ma la bellezza del paesaggio e la qualità dei servizi sono sempre al top.
Abbiamo trascorso giornate di puro relax sulla spiaggia di Baja Sardinia, caratterizzata da sabbia fine e dorata e acque limpide e poco profonde, perfette per i più piccoli. La spiaggia è attrezzata ma mai affollata in maggio, un vero paradiso per chi viaggia con bambini.
Nel centro del paese, abbiamo trovato negozi, gelaterie artigianali e ristoranti tipici, ma ci siamo fermati come nostro solito a fare un aperitivo con vista mare.
Sedini
Se avete tempo e allogiate in zona Castelsardo, a 6km potete visitare il paesino di Sedini. La particolarità più famosa di Sedini è la Domus de Janas di S'Incantu, chiamata anche "la casa nella roccia". È una tomba preistorica scavata direttamente in un grosso masso di trachite, che oggi ospita un piccolo museo etnografico. Si tratta di un caso unico in Sardegna dove una tomba neolitica è stata riutilizzata come abitazione. Noi l'abbiamo visitata l'ultimo giorno di vacanza prima di partire per Golfo Aranci, e non ce ne siamo pentiti !

Suggerimenti utili:
Traghetto: da Livorno a Golfo Aranci circa 400 euro con cabina e auto.
Dove dormire: Lu Bagnu è comodo perchè si può visitare la zona nord e la zona sud ovest. Preferibimente in appartamento perchè più grande e perchè ci si può preparare il cibo a casa.
Dove mangiare: noi abbiamo mangiato principalmente a casa in quanto i prezzi e le recensioni non ci hanno invogliato (spesso troppo cari per pietanze surgelate che si trovano al supermercato) ma al ristorante pizzera da Tommy siamo stati molto bene!
Adatta ai bimbi? Si, con scarpette da scoglio e abituati a camminare un pochino. Spiaggia La pelosa per la sabbia e il fondale più basso. (in alta stagione va prenotata!!) 🏝️
Mappe:
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